

Il progetto ha permesso di monitorare e mappare 3 anelli cicloturistici
IN BICI NEL CUORE DELLA BARAGGIA TRA STORIA E CULTURA

Lunghezza: 24 km
Dislivello: 280 mt
Difficoltà: facile
Periodo: da aprile a ottobre
Questo suggestivo percorso ad anello prende il via dalla Piazza del Ricetto di Candelo, uno dei borghi medievali meglio conservati d’Italia. Dopo una breve pedalata, ci immergiamo nella quiete della Roggia della Marchesa, un corso d’acqua che accompagna dolcemente il primo tratto del tragitto, tra vegetazione rigogliosa e suoni della natura.
Da qui, il percorso si addentra nella straordinaria Riserva Naturale della Baraggia -la savana biellese – un’area dal fascino unico che, con il suo paesaggio quasi africano e le sue distese aperte, regala una vista mozzafiato sulle Alpi Biellesi. Pedalare tra i suoi sentieri significa vivere un’esperienza immersiva tra natura incontaminata e panorami spettacolari.
Proseguendo, raggiungiamo una delle tappe più affascinanti: il Castello di Castellengo, un’elegante dimora storica circondata da vigneti e dolci colline. Qui, il tempo sembra essersi fermato, offrendo uno scorcio suggestivo tra storia e tradizione.
Il rientro ci conduce nuovamente attraverso tratti di Baraggia alternati a prati coltivati a fieno, in un perfetto mix di natura selvaggia e paesaggio agricolo, fino a tornare al punto di partenza a Candelo, chiudendo così un itinerario che unisce storia, natura e panorami mozzafiato.
Un percorso perfetto per chi ama scoprire il territorio in sella alla bici, tra antichi borghi, ricetti e scenari naturali unici!
ALLA SCOPERTA DELLA VALLE ELVO

Lunghezza: 23 km
Dislivello: 450 mt
Difficoltà: impegnativo
Periodo: da aprile a ottobre
Il percorso parte dal cuore di Mongrando, proprio dalla piazza del Comune. Dopo i primi metri di pedalata, ci troviamo subito davanti a una splendida vista sulla Valle Elvo, che anticipa la varietà di paesaggi che ci accompagneranno lungo tutto l’anello.
La salita inizia dolcemente e volendo si può fare una breve deviazione verso il Bosco del Vallino, un angolo verde poco conosciuto ma molto suggestivo. Si attraversa poi un tratto boschivo particolarmente bello, ma con fondo sconnesso: attenzione nei giorni umidi, in alcuni punti può essere necessario spingere la bici per circa 200-300 metri.
Tornati sull’asfalto, si prosegue attraversando un lavatoio storico, davanti al quale una piccola biblioteca di comunità accompagna il passaggio con un tocco di poesia.
Arriviamo così a Muzzano, dove ci accoglie la celebre panchina gigante con un’eccezionale vista sul Monte Mucrone, sulla Valle Elvo e sul vicino B&B Cascina Serra.
La pedalata continua in mezza costa su asfalto, con splendide vedute sulle montagne e sul Santuario di Graglia. Si attraversa quindi Casale Gatto, dove è possibile fare una sosta al Birrificio Elvo.
Giunti a Netro, si passa vicino all’Ecomuseo sulla lavorazione del ferro. Da qui il fondo cambia: inizia il tratto sterrato che attraversa il Mulin ‘dla Sareja e sale lungo un breve segmento impegnativo, dove potrebbe essere necessario scendere dalla bici per un tratto.
Seguendo una parte del trail della diga, ci avviciniamo sempre più alla Serra Morenica, la più lunga d’Europa, pedalando tra scorci selvaggi e silenziosi. Si rientra infine sull’asfalto per l’ultima discesa che ci riporta dolcemente a Mongrando, chiudendo un anello di rara bellezza.
Un itinerario vario e coinvolgente, tra natura, borghi, storie e sapori locali: ideale per chi cerca un’esperienza cicloturistica autentica, con qualche sfida e tante sorprese.
SULLE TRACCE DELLA TRANSUMANZA TRA VALLI, ALPEGGI E PANORAMI ALPINI

Lunghezza: 23 km
Dislivello: 450 mt
Difficoltà: impegnativo
Periodo: da aprile a ottobre
Il percorso ha inizio ad Andorno Micca e, dopo aver attraversato brevemente il centro abitato, ci si lascia subito alle spalle l’asfalto per immergersi nei sentieri boschivi che conducono a Locato Superiore, regalando fin da subito un’esperienza immersiva tra natura e silenzi.
Si alternano tratti sterrati a strade asfaltate secondarie, attraversando Callabiana.
Una deviazione panoramica ci conduce alla Diga di Camandona, uno specchio d’acqua incastonato tra i monti, prima di raggiungere il Santuario del Mazzucco, luogo spirituale immerso nei boschi.
Qui ha inizio uno dei tratti più affascinanti del percorso: la Strada della Transumanza, un antico tracciato utilizzato dai pastori per salire agli alpeggi, che ci accompagna fino al Bocchetto Sessera, porta d’accesso all’Oasi Zegna. Il panorama si apre sulle montagne biellesi e sull’ampia e selvaggia Alta Val Sessera, offrendo uno dei momenti più suggestivi dell’itinerario.
Inizia quindi una discesa tecnica ma molto gratificante, su un single track che attraversa i boschi del Monte Casto, una delle aree più amate dai biker della zona per i suoi sentieri immersi nella natura.
Il trail ci conduce fino alla strada asfaltata in località Cascina degli Eremiti, da cui si riprende poi un sentiero che scende dolcemente verso Andorno Micca, chiudendo così un anello perfetto tra salite impegnative, discese panoramiche, storia locale e paesaggi mozzafiato.
Un’esperienza consigliata a chi ama la mountain bike vera, i ritmi lenti della montagna, e i percorsi che raccontano il territorio passo dopo passo, o meglio, pedalata dopo pedalata.