La Valle Cervo, altrimenti nota come Bürsch (casa in lingua walser), è una delle cinque valli del Biellese, forse la più selvaggia.
Prende il nome dal torrente che scorre impetuoso bagnando i numerosi comuni dell’omonima valle. Vede nella pietra – la sienite-  la  sua “caratteristica” più importante  Incastonata nel verde delle Alpi biellesi, è una delle porte di accesso dell’Oasi Zegna, arrivando da Biella.

Il suo territorio si divide nettamente in due parti: la bassa valle, più densamente abitata e legata al passato industriale, e l’alta valle, più aspra e selvaggia, nota per la sua autenticità e i suoi suggestivi borghi montani. I suoi numerosi punti di interesse offrono un viaggio affascinante tra storia, architettura, natura e mistero, ideale per gli amanti del trekking, delle passeggiate e delle atmosfere autentiche.

La presenza di boschi di faggi e di folta vegetazione rendono il paesaggio particolarmente bello anche nel periodo autunnale, soprattutto nella Alta Valle.
Celebre il Parco degli Arbo in frazione di Riabelle di Campiglia Cervo, con i suoi castagni secolari di notevoli dimensioni

I suoi principali borghi:

  • Miagliano e Tollegno, ricordano il passato industriale della valle, legata all’industria laniera che ha prosperato lungo il torrente Cervo. Qui si possono ammirare gli antichi villaggi operai  SCOPRI
  • Sagliano Micca: Un altro centro di grande importanza storica, che ha dato i natali a Pietro Micca, celebre eroe piemontese, la cui casa natale è visitabile SCOPRI
  • Campiglia Cervo, nota in passato per le scuole edili collegate alle antiche cave di sienite ora dismesse, testimonia l’abilità dei suoi abitanti (scalpellini e muratori esperti nell’utilizzo della sienite, il pregiato granito locale) con il suo patrimonio architettonico di case in pietra e antiche costruzioni. Ha numerose frazioni arroccate su punti panoramici della valle e nella parte nord e vi si trova anche il suggestivo Santuario di San Giovanni d’Andorno, con l’imponente chiesa e la foresteria SCOPRI
  • Rosazza, definito “il borgo più misterioso d’Italia”: deve la sua fama alla figura di Federico Rosazza, un senatore del Regno e Gran Maestro della massoneria locale. A metà dell’Ottocento, trasformò il paese, arricchendo i suoi edifici con simboli massonici ed esoterici, creando un’atmosfera unica e suggestiva. Imperdibili il Castello di Rosazza, il Palazzo Comunale con la sua torre civica e la chiesa. Molto interessante la Casa Museo dell’Alta Valle Cervo SCOPRI
  • Piedicavallo, posto alla fine della valle, è un centro alpino che funge da punto di partenza per numerose escursioni e trekking. È un borgo caratterizzato da una tipica architettura in pietra, circondato da cime imponenti.

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